Se in passato questo era possibile solo dopo aver salvato l’intero video, adesso questa rivoluzione si è completata in modi diversi.
Per le vecchie videocamere dal segnale SD – ad esempio – si è passati ad un segnale digitale in HD – dal formato 4:3 al 16:9 – rendendo quindi più panoramico il taglio, per poi arrivare alla versione in UHD.
Anche la tecnologia applicata alle telecamere è cambiata molto dagli anni ’90 e oggi si impiegano anche in super slow motion, riuscendo a proporre riprese a 75 fotogrammi al secondo invece dei 25 precedenti. Questo permette di proporre replay molto più fluidi e spettacolari anche all’interno degli Highlights.
Nella gestione del replay le macchine del passato registravano in lineare e dovevano essere staccate dalla registrazione continua delle telecamere assegnate; quindi, chi faceva la ripresa si appuntava su un foglio il minuto di gioco e poi lo andava a ritrovare sul file scaricato su computer usando diversi software per andare a fare il montaggio Highlights quali Filmora, Movie Maker o Adobe Premier.
Verso il 2010 le cose sono cambiate con l’avvento delle videocamere professionali e semiprofessionali che hanno permesso a tutti di poter fare le riprese come un vero videomaker.
Dalla videocamera fissa – montata all’interno dei piloni dei campi da gioco – si è passati alla telecamera mobile come le handycam, molto in voga nel 2013/2014, e facili da usare perché maneggevoli, facilitando il lavoro e applicandosi molto bene al cavalletto, riprendendo in HD.
La telecamera fissa corrisponde a una tecnologia da analista televisivo in quanto soddisfa dinamiche di analisi tecnica, mentre la telecamera mobile soddisfa analisi giornalistiche ma non esigenze di montaggio.
Nel 2016 con l’uscita di iPhone 7 è avvenuto il salto di qualità e lo smartphone si è insediato nel club delle tecnologie per le riprese grazie alla registrazione video 4K a 30 FPS e alla stabilizzazione ottica dell’immagine video.
Ovviamente l’uscita degli ultimi Iphone 12 pro e 13 ha fatto sì che quest’ultimo andasse a sostituire la cinepresa anche nel campo cinematografico.
Lo smartphone raccoglie sia le funzionalità della telecamera mobile che di quella fissa, grazie a:
Questo processo di pre-montaggio può essere fatto in pochi minuti ed è quindi propedeutico per gli Highlights, perché le azioni vengono già salvate e l’operatore può selezionare solo quelle che ritiene utili.
Ogni evento sportivo è una storia che va raccontata e gli Highlights sono stratificate come se fossero un capitolo di un libro. Se prima con la videocamera si doveva fare una ripresa integrale dell’evento e successivamente il lavoro di post produzione con il montaggio e la selezione dei momenti, per poi andare a produrre il video finale, oggi tutto questo è possibile grazie ad un solo dispositivo.
All’interno del panorama delle tecnologie digitali solo l’App LB CAM prodotta da Live Bomber riesce a fare tutto questo.
Questa funzionalità permette di pubblicare le azioni salienti live, in simultanea allo svolgimento dell’evento e caricando gli Highlights al termine della manifestazione, risparmiando incredibilmente sui tempi di montaggio.
L’App consente salvataggi che catturano 30 secondi di video, catalogandoli in base alla tipologia di azione svolta, assegnandola al giocatore in questione. Tutte queste azioni vengono salvate all’interno della TimeLine e da lì pubblicate per renderle fruibili a chi vuole seguire il match in tempo reale.
Infine, si possono selezionare i video desiderati e poi creare gli Highlights.
Questo spezzettamento di azioni facilita la pubblicazione sui canali social e permette alle società e alle squadre di avere un ricordo di quella specifica partita, oltre a servire quando andranno a fare l’analisi della partita e delle performance, sia a livello individuale che collettivo.
La match analysis è fondamentale per ogni squadra, sia grande che piccola.
Il lavoro che prima faceva la cinepresa ora viene fatto da un solo telefono.
In particolare, questa tecnologia racchiude 4 servizi all’interno di una sola App, divenendo una risorsa fondamentale non solo per gli operatori, ma anche per le squadre che richiedono questo servizio.
Alessandro Gentili
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